Non e’ una tifosa di calcio e nemmeno una vecchia zia venuta a farci visita… La Zia Ale – che viene presentata a Roma in questi giorni in occasione della Settimana della Birra Artigianale – e’ la nuova “collaboration beer del Lazio” frutto di una cotta collettiva che si e’ svolta a Borgorose – presso il nostro Vecchio Birrificio – a gennaio scorso. A partecipare sono stati i mastri birrai dei birrifici laziali che hanno aderito all’A.Bi, Associazione Birra del Lazio.
Il nuovo consorzio che raggruppa otto birrifici artigianali della regione – oltre a Leonardo Di Vincenzo di Birra del Borgo anche in veste di presidente, ci sono Turbacci, Birradamare, Atlas Coelestis, Mister Malto, Turan, Itineris e Free Lions – nasce in collaborazione con Arsial, Assobirra e Coldiretti Roma con l’obiettivo di unire gli sforzi e promuovere la birra artigianale del Lazio e l’uso (quanto piu’ possibile) di materie prime regionali, soprattutto per quel che riguarda malto e cereali.
Il primo “atto collettivo” dell‘A.Bi (a cui ne seguiranno altri, a breve, dalla pubblicazione di un preciso disciplinare a nuove cotte) ha dunque dato vita a La Zia Ale: una Saison (per quel che riguarda lievito e stile di base) tutta “laziale”, cioe’ realizzata usando orzo di origine regionale e un particolarissimo “gruyt laziale”. Di che si tratta? Il gruyt è la miscela di spezie che veniva usata in Belgio per dare aromi alla birra prima della diffusione del luppolo. In questo caso infatti la nostra amata erba amaricante e’ stata sostituita da un mix di ortaggi e frutta secca locale a tendenza amara come cicoria, tarassaco, mandorle e puntarelle. Insomma, non aspettattevi una Zia troppo dolce…
Oltre a segnalarvi gli appuntamenti della settimana al Palatium di Roma per presentare la birra – i laboratori sono gia’ sold out ma ci cono ancora posti per la cena di venerdi‘ – ecco qualche foto della cotta scattata da Edoardo Chiarini: