Se non e’ arrivata la fine del mondo dopo lo scorso week end, allora i Maya possono pure mettersi l’anima in pace, la Terra resistera’ almeno fino alla prossima edizione di Birre Sotto l’Albero.
La ormai mitica kermesse creata dai locali romani Ma che siete venuti a fa’ e Bir&Fud richiama ogni anno nella Capitale birrai e appassionati da tutt’Italia, e che quest’anno e’ stata decisamente esplosiva per diversi motivi e una serie di coincidenze astrali che nessun calendario andino avrebbe mai potuto prevedere.
Nello stesso week end, infatti, a Roma si e’ svolta anche la prima edizione della GEIB, la Grande Esposizione Italiana della Birra, che ha ospitato per tre giorni un numero notevole di birre alla spina provenienti da 12 paesi d’Europa piu’ incontri, degustazioni, laboratori etc. Ma quest’anno, lo stesso programma di Birre sotto l’Albero si e’ allargato decisamente, sia nel tempo che nello spazio, coinvolgendo per le due serate del 15 e 16 anche l’Open Baladin Roma e l’evento collaterale “Un tram chiamato desiderio…di birra”, che sabato ha scarrozzato 4 birrai e molti bevitori per le strade di Roma a bordo di un tram!
E non e’ finita qui: oltre all’anteprima di venerdi sera al Blid Pig, la manifestazione ha avuto anche una pericolosissima (per i fegati dei partecipanti) coda lunedi’ 17, dentro e fuori i confini romani, cioe’ da Birra+ al Pigneto e alla Taberna di Palestrina. Noi eravamo alla seconda, ed e’ stata una serata davvero unica, per diversi motivi.
Intanto, i 6 birrai presenti, o meglio 4+2: oltre a Leonardo c’erano Moreno Ercolani, Riccardo Franzosi e Andrea Fralleoni piu’ Mirko Caretta dei Buskers e Marco Turbacci, che birrai in prima persona non sono ma rappresentano rispettivamente il piu’ innovativo progetto brassicolo italiano e uno storico birrificio laziale. Ognuno di loro ha presentato una birra abbinata agli ottimi piatti della Taberna, ma anche a tre brani musicali che ne rappresentassero lo stile (del birraio, piu’ che del birrificio!).
A condurre la serata un ospite d’eccezione, il grande Kuaska, che nonostante il tasso alcolico della serata (e di tutte quelle precedenti) ha tenuto alla grande alternando le note di degustazione delle birra ai suoi mille aneddoti sul mondo brassicolo e a fine serata ci ha anche regalato alcune sue poesie!
Ma le sorprese non finiscono qui: anche dietro alle spine c’erano dei personaggi particolari, che si sono prestati con grande simpatia e spirito di sacrificio (anche se si sa che quello e’ il posto migliore per bere piu’ degli altri!) a vestire la divisa dello staff Taberna aiutando anche nel servizio ai tavoli: Danilo del Golden Pot di Guidonia e Andrea Turco di Cronache di Birra! Sul suo sito trovate il racconto della serata con tutti gli abbinamenti. Noi intanto vi raccontiamo di una ReAle Extra in grandissima forma abbinata ai crostini tosco-laziali (cioe’ con una versione alleggerita della coratella invece dei fegatini) profumati d’alloro. La scelta musicale di Leonardo? Classica ma d’impatto, proprio come la Reale Extra: Space Oddity di David Bowie, Interplay di Bill Evans e Ole’ di John Coltrane.
E ancora, altre due soprese a fine serata: la cioccolata calda corretta (realizzata con la cioccolata modicana al luppolo firmata Donna Elvira e Birra del Borgo e l’Extract, distillato di ReAle Extra) e una notizia bomba: Taberna diventa anche azienda agricola, puntando – nel giro di due anni circa – a diventare completamente autosufficiente per quel che riguarda verdure, uova… e magari anche il luppolo per la Tabernale! Un grande in bocca al lupo a Irma e Marco e… speriamo di arrivare vivi alla prossima edizione di Birre sotto l’albero!