Come vi anticipavamo nel post di ieri, in questi giorni si sta parlando molto dell’aumento delle accise sulla birra. Facciamo un po’ il punto della situazione.
Vi riportiamo un focus di Alberto Frausin, Presidente di AssoBirra, che spiega la scelta dell’associazione: “Le nostre aziende sanno che ci sono settori, come l’istruzione e la cultura, che hanno bisogno di investimenti, ma quello che chiediamo alle Istituzioni e alle forze politiche è di non continuare a trovare le risorse necessarie aumentando ancora le tasse. L’accisa – precisa Frausin – è una tassa che paga il consumatore ogni volta che beve una birra, che lo faccia in pizzeria o al bar o a casa sua. Già oggi 1 sorso su 3 va al Fisco, in pratica su una birra da 66cl da 1 euro ben 37 centesimi sono di tasse; e con i nuovi aumenti si arriverebbe a un sorso su due! Senza contare che questi aumenti rischiano di mettere in ginocchio un settore in cui operano oltre 500 aziende che danno lavoro direttamente a 4.700 persone (+4,4% rispetto al 2011), che arrivano a 144.000 se si considera l’indotto. Senza contare che, da nostre stime, l’aumento dell’accisa porterà anche ad un calo ulteriore dei consumi di birra di circa il 5-6% (consumi peraltro già in diminuzione nei primi mesi del 2013). Sono settimane che continuiamo a chiedere al Governo: perché si penalizza un settore che funziona e che crea ricchezza, anziché tagliare la spesa pubblica improduttiva?”
Qui potete leggere il comunicato stampa di Assobirra.
Queste le dichiarazioni di Gianfranco Librandi deputato di Scelta Civica e membro della Commissione a bilancio della Camera. “Usare l’aumento delle accise sulla birra per finanziare il decreto sull’università è assolutamente ingiustificato. Un settore economico importante, che occupa circa 144mila addetti, che nel 2012 ha versato nelle casse dell’erario 4 miliardi di euro e che sta crescendo come export, viene danneggiato dalla mancanza di coraggio di certa politica. Anziché provvedere alle sacrosante necessità dell’università e della ricerca con tagli di spesa improduttiva – sottolinea Librandi – il governo cade nella tentazione di usare il settore degli alcolici come un bancomat. Con altri colleghi di Scelta Civica ho presentato alla Camera un emendamento al decreto per modificare il decreto e riportare l’accisa sulla birra al valore che questa aveva fino a ieri. Non facciamo pagare le nostre mancate scelte a imprese e lavoratori“.
Per evitare tutti questi scenari poco edificanti non ci resta che sottoscrivere la petizione Salva la Tua Birra ! ! !
Voi cosa ne pensate?
Meno tasse più birra
Basta tasse. Vogliono distruggere anche questo
BASTA SPRECHI SULLE NOSTRE SPALLE!!!