E’ cominciata ieri l’ultima fase della preparazione dell’Equilibrista 2010. Dopo la prima fermentazione e l’aggiunta del liqueur de tirage, dopo aver riposato diversi mesi in bottiglia e dopo il remuage, e’ arrivato il momento della sboccatura. Tecnicamente, questo termine – in francese, degorgement – indica appunto l’ultima fase della lavorazione degli spumanti realizzati con il metodo classico o champenoise che serve ad eliminare le fecce dei lieviti che si sono accumulate verso il tappo durante la sosta sulle pupitres.
L’anno scorso avevamo fatto questa operazione a mano, ma quest’anno abbiamo deciso di passare al cosiddetto metodo à la glace affidandoci a una ditta specializzata: il collo delle bottiglie viene immerso in una soluzione liquida a bassissima temperatura che fa ghiacciare il deposito rendendone piu’ agevole e veloce l’eliminazione. Ogni bottiglia viene poi rabboccata – a mano – con il liqueur d’expedition – a base di vino, zucchero e distillato di birra – che aggiunge un leggero residuo zuccherino determinando il carattere definitivo e il perlage dello Champagne…o meglio in questo caso della birra!
Le bottiglie vengono poi tappate con il classico tappo a fungo – anche in questo caso, siamo passati dall’operazione manuale all’uso di una macchina tappatrice… e finalmente i tappi sono dritti! – e chiuse con la gabbietta metallica che lo trattiene.
Ancora una piccola attesa per far si che la birra raggiunga l’equilibrio definitivo, e potremo procedere ai brindisi! Intanto ecco qualche immagine della sboccatura.