L'”intromissione” della birra artigianale nel mondo dell’enogastronomia e dell’alta cucina e’ stata sdoganata ormai gia’ da un po’, vedi anche la partecipazione di tre nostre birre molto speciali – Equilibrista, Etrusca e Old Antonia – alla manifestazione Voluptates a Imola, dove hanno “sfidato” due vini pregiati (un Sangiovese romagnolo di eccellenza e un vino in anfora georgiano “Presidio Slow Food”) in un incontro intitolato “Vino-sensazione-Birra”.
Eppure, fa sempre uno strano effetto vedere due delle nostre Classiche protagoniste dei piatti di due grandi chef (e amici) in occasione di un festival di cucina internazionale come Omnivore – per quanto atipico, come lo e’ tutto il progetto che non a caso ha come slogan “100% jeune cuisine“, vale a dire “cucina giovane” – che si e’ svolto a Parigi dal 17 al 19 marzo.
Unici tre italiani a partecipare, gli chef Massimiliano Alajmo, Giovanni Passerini e Simone Tondo. Gli ultimi due vivono e lavorano a Parigi gia’ da qualche anno: il primo nell’ormai famoso neo-bistrot Rino, l’altro – gia’ suo secondo – fresco di apertura in proprio al Roseval. E proprio i due “italo-francesi” hanno scelto di inserire le nostre birre in alcuni dei loro piatti presentati a Omnivore.
Giovanni “Rino” Passerini ha scelto la Reale, perfetta per la sua performance tutta incentrata sull’amaro, che si trattasse di luppolo, erbe, olio extravergine o caffe’.
Simone Tondo ha invece preferito la piu’ dolce e morbida Duchessa per il suo secondo piatto, di cui qui di seguito potete vedere gli ingredienti, la preparazione e il piatto finito: Animella d’agnello cotta nel burro alle alghe Bordier, accompagnata da un purè di cipolle con topinambur e acciughe, cenere di salvia, cipolle cotte al sale con emulsione di Duchessa e broccoletti viola aggiunti a crudo.
Che dire, noi siamo orgogliosi ma soprattutto… curiosi di assaggiare i piatti!